Per salvaguardare l’ambiente e risparmiare in bolletta, ENEA propone 10 regole pratiche per scaldare al meglio le proprie abitazioni evitando sprechi e, in molti casi, un’inutile sanzione. La regola numero uno - in termini di #sicurezza, #risparmio e #attenzione all’ambiente – è la manutenzione degli impianti. Più precisamente nel Decalogo Enea sul riscaldamento si legge che <<un impianto consuma e inquina meno quando è regolato correttamente, è pulito e senza incrostazioni di calcare. Chi non effettua la manutenzione del proprio impianto rischia una multa a partire da 500 euro (DPR 74/2013).>>.
Un messaggio che fa riferimento implicitamente alla necessità e obbligatorietà del trattamento acqua negli impianti termici (ACS e Riscaldamento) con interventi poco invasivi #filtrazione, #condizionamento chimico e #addolcimento, previsti dal Decreto Ministeriale 26 giugno 2015, perché migliorano l’ efficienza energetica degli impianti tecnologici per il comfort nell’edilizia e per la distribuzione di acqua ad uso sanitario.
Lo spiega AQUA ITALIA nella propria Guida La scelta del trattamento dell’acqua negli impianti per la climatizzazione, per la produzione di acqua calda sanitaria e negli impianti solari termici con proposte di soluzioni suggerite dalle imprese associate e lo riassume nel proprio Decalogo:
1 - Gli impianti termici (ACS e riscaldamento) sono costituiti da componenti sempre più complesse, la cui efficienza dipende, in buona parte, dalla qualità dell’acqua che utilizzano quale fluido termovettore.
2 - Fanghi di corrosioni dei metalli e calcare sono i principali nemici degli impianti.
3 - Una particolare attenzione meritano gli impianti termici recenti, che sfruttano le basse temperature del fluido vettore ma che – proprio per questo possono favorire la formazione di residui biologici negli impianti.
4 - L’acqua va sempre analizzata per sapere se ha qualità sufficienti per ottenere e mantenere l’efficienza degli impianti.
5 - E’ sempre necessario intervenire con un adeguato sistema di trattamento dell’acqua per non compromettere l’efficienza e causare l’aumento considerevole di costi di esercizio, nel rispetto delle prescrizioni dettate dal fabbricante dei singoli componenti e delle prescrizioni normative.
6 - Mantenere la qualità dell’acqua idonea alla circolazione nell’impianto può consentire un risparmio energetico in termini di efficienza della resa termica dell’impianto di oltre l’8/10 % per il circuito di climatizzazione e del 18/20% per quanto riguarda la produzione di acqua calda sanitaria.
7 - Dove non diversamente specificato, l’acqua utilizzata per il riempimento e reintegro degli impianti termici, prima del trattamento, deve avere caratteristiche adeguate al consumo umano come riportato nella tabella dei requisiti dell’acqua (D. Lgs. 02/02/2001,n.31 allegato I – Appendice A)
8 - Il trattamento dell’acqua può prevenire e risolvere problemi sanitari nella distribuzione di acqua calda sanitaria.
9 - La norma UNI 8065, aggiornata a luglio 2019, costituisce la regola tecnica da rispettare in quanto espressamente richiamata da più dispositivi legislativi tra cui il più recente il Decreto Ministeriale 26 giugno 2015.
10 - L’installazione di un impianto o di un generatore termico è un lavoro di squadra. Progettisti/termotecnici, installatori/idraulici, manutentori dell’impianto, utente finale sono chiamati alle proprie responsabilità da un quadro legislativo che prevede compiti precisi e sanzioni per i trasgressori.
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