Curate dal Ministero della Salute in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità nel 2013 e sempre attuali, sono finalizzate alla descrizione dei trattamenti per le acque destinate al consumo umano conosciuti a livello nazionale.
Elaborate sulla base dei dettami del D.M. 25/2012, e tenendo conto delle specifiche norme che regolano la produzione e l’utilizzo delle specifiche tecnologie di trattamento, le linee guida sono finalizzate alla descrizione dei trattamenti per le acque destinate al consumo umano conosciuti a livello nazionale, a supporto di scelte consapevoli da parte dei consumatori e tenendo anche conto del quadro generale della qualità delle acque destinate al consumo umano in Italia.
I trattamenti considerati nel documento si basano su diversi processi fisici e chimici e non rivestono carattere sanitario, indirizzandosi principalmente a modificare le caratteristiche organolettiche dell’acqua, rimuovendo sostanze responsabili delle alterazioni dell'odore e del sapore e/o combinando processi di gassatura e/o refrigerazione.
L’ambito di impiego delle apparecchiature, che determina anche specifiche responsabilità e criteri di sorveglianza sui sistemi di trattamento, considera sia gli utilizzi domestici che in esercizi commerciali, e include anche i trattamenti per erogazione di acque in unità distributive aperte al pubblico, note come “chioschi dell’acqua”, di recente diffusione in molte realtà territoriali.