Il comparto dei costruttori di impianti, accessori, componenti e prodotti chimici per il trattamento delle acque primarie civili e industriali ha chiuso il 2022 all’insegna della stabilità rispetto all’anno precedente. È quanto emerge dalle previsioni dell’Ufficio studi di Anima Confindustria per il settore rappresentato da Aqua Italia – Associazione costruttori trattamenti acque primarie federata Anima, che nel 2022 avrebbe raggiunto un fatturato di 800 milioni di euro, di cui quasi la metà (47,5%) è rappresentata dalla quota export. In particolare, gli impianti e apparecchiature per le acque primarie civili avrebbero rappresentato una produzione di 330 milioni, mentre gli impianti, apparecchiature e prodotti per le acque primarie industriali raggiungerebbero i 470 milioni.
«I dati previsti dall’Ufficio studi di Anima dipingono un settore che riesce a mantenersi solido nonostante le difficoltà che l’industria meccanica ha attraversato durante lo scorso anno» commenta il presidente di Aqua Italia Fabrizio Leoni. «Risultati che hanno risentito positivamente degli interventi statali che come associazione abbiamo contribuito a sostenere, in primis i bonus edilizi. Alla luce di questi risultati emerge chiaramente l’importanza del ruolo che il settore rappresentato da Aqua Italia ricopre nel panorama industriale italiano, un ruolo che si traduce non solo nel valore economico, ma anche in una grande responsabilità rispetto alle prospettive di transizione green.
In occasione della Giornata mondiale dell’acqua – continua Leoni – è importante ribadire quanto sia vitale tutelare la nostra risorsa più preziosa, che oggi è a rischio. Questo è l’obiettivo cardine per l’associazione, che a tal proposito ha recentemente raggiunto un importante traguardo partecipando, con altre associazioni, al recepimento della Direttiva UE 2020/2184 sull’acqua potabile, collaborando con enti e istituzioni italiani ed europei con lo scopo di innalzare gli standard qualitativi del servizio di trattamento e distribuzione di un bene così prezioso come l’acqua potabile. Siamo orgogliosi di essere stati, ancora una volta, la voce autorevole di un comparto competente e solido».
In particolare, Aqua Italia ha lavorato per meglio precisare, all’interno del provvedimento, i requisiti minimi che le acque destinate al consumo umano devono possedere, i riferimenti tecnico-normativi (standard di prodotto e metodi di prova) per i prodotti e i materiali in contatto con le acque destinate al consumo umano e i criteri concreti per una corretta valutazione del rischio negli edifici, puntando sempre a valorizzare i grandi benefici che il trattamento dell’acqua oggi può garantire in termini di maggior consumo dell’acqua di rubinetto, sicurezza igienica e risparmio. Inoltre, l’associazione si è prodigata per la promozione dell’utilizzo dell’acqua di rubinetto fuori casa attraverso l’installazione di erogatori nei luoghi pubblici.
Scarica il comunicato stampa>>