Nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 14 aprile 2023 è stato pubblicato il D.L. 39/2023, dal titolo “Disposizioni urgenti per il contrasto della scarsità idrica e per il potenziamento e l’adeguamento delle infrastrutture idriche”, c.d. Decreto Siccità. Il decreto contiene importanti misure atte a fronteggiare l’emergenza legata ai gravi fenomeni siccitosi che stanno interessando il territorio italiano. In particolare, tra le strategie delineate vi sono la riduzione della dispersione dell’acqua, il miglioramento della prestazione delle infrastrutture idriche e il recupero delle acque nell’agricoltura. L’articolo 10 del decreto, la cui elaborazione ha visto il contributo di Aqua Italia – Associazione costruttori trattamenti acque primarie federata Anima Confindustria – è interamente dedicato alla semplificazione dei procedimenti di desalinizzazione.
In particolare, l’articolo introduce alcune semplificazioni normative finalizzate a velocizzare l'approvazione degli impianti di desalinizzazione. A tale scopo, viene stabilito che le opere di costruzione saranno soggette a verifica di assoggettabilità a VIA (valutazione di impatto ambientale) non più a livello nazionale ma regionale. Per gli impianti con capacità inferiore a 200 litri al secondo, l’obbligo della VIA è eliminato.
«La semplificazione della disciplina per gli impianti di desalinizzazione è una conquista per la salute delle imprese e per il paese, gravato dall’emergenza della siccità» dichiara il presidente di Aqua Italia, Fabrizio Leoni. «Con la crisi idrica che stiamo vivendo, è fondamentale ottimizzare e sfruttare al meglio ogni soluzione disponibile per garantire l’approvvigionamento idrico e la salvaguardia dell’acqua. In uno scenario emergenziale come quello che stiamo vivendo, ogni dilazione dovuta alla lunghezza degli iter burocratici rappresenta la perdita della nostra risorsa più preziosa. Ecco perché potenziare la desalinizzazione è una priorità per la tutela del nostro paese».
Oltre a intervenire sugli impianti di desalinizzazione, il decreto istituisce una cabina di regia presso la Presidenza del Consiglio dei ministri per il contenimento e il contrasto della crisi idrica. Vengono inoltre disposte alcune semplificazioni procedurali per le infrastrutture del settore idrico, mentre l’articolo 7 disciplina l’utilizzo delle acque reflue depurate in agricoltura. È infine prevista l’adozione di un piano di comunicazione volto a garantire ai cittadini e agli operatori di settore le informazioni necessarie sul corretto utilizzo dell’acqua.
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