(Milano, 22 dicembre 2020) - Aqua Italia – l’Associazione Costruttori Trattamenti Acque Primarie federata ANIMA Confindustria – è interlocutore proattivo e privilegiato delle istituzioni al fine di promuovere il consumo razionale, sostenibile e consapevole delle risorse idriche. Oggi più che mai, queste tematiche sono all’ordine del giorno dell’agenda europea e l’impegno dell’Associazione è rivolto alle iniziative a sostegno dell’uso dell’acqua del rubinetto, vera risorsa a Km zero, e concreta alleata per un’Italia più ecologica.
Con l’obiettivo di ridurre il consumo di bottiglie in PET, è stato annunciato in queste ore l’introduzione di un credito d'imposta del 50% per l'acquisto e l'installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica. Lo sconto fiscale per l'acquisto dei filtri arriverà a massimo 1.000 euro per le abitazioni private e a 5.000 euro per i pubblici esercizi. Previsto un finanziamento di 5 milioni l'anno per il 2021 e il 2022.
“Aqua Italia desidera ringraziare l’onorevole Sestino Giacomoni, primo firmatario della proposta, il Parlamento e il Governo per questa iniziativa, perché incentivare fiscalmente l'utilizzo dell'acqua potabile, portando in detrazione le spese per installare i filtri che si possono montare a casa e nei locali pubblici, significa ridurre di almeno il 30% l'utilizzo delle bottiglie di plastica con un vantaggio per l'ambiente e per i cittadini-consumatori che avranno anche un risparmio in termini di costi” - ha dichiarato il neoeletto Presidente Fabrizio Leoni, ricordando il forte impegno nell’attività di sensibilizzazione di enti, istituzioni e consumatori sui benefici del trattamento delle acque potabili al Punto d’uso.
L’acqua degli acquedotti italiani è una delle più controllate al mondo, è sicura e di qualità, inoltre aiuta a ridurre il consumo di plastica in modo considerevole, basti pensare che in Italia attualmente l’80% delle bottiglie di plastica viene trasportato su strada con evidenti impatti sull’ambiente. Nonostante ciò, i dati ISMEA relativi al 2019 evidenziano che negli ultimi dieci anni, le vendite totali a volume delle acque minerale imbottigliate in plastica, sono più che raddoppiate, passando dai circa 5 miliardi di bottiglie del 2009 ai circa 10 miliardi di bottiglie del 2019.
Ogni cittadino può fare la sua parte e diventare promotore di un cambiamento necessario per il nostro bene e per quello delle generazioni future, preservare il pianeta è una priorità coerente con gli obiettivi del piano ambientale della UE e del Recovery Plan.