Roma, 26 marzo 2025 – Anima Confindustria ha presentato - in un incontro incluso nel programma della Giornata nazionale del Made in Italy - il nuovo Manifesto della Meccanica 2025, documento strategico per guidare la manifattura italiana nella duplice transizione ecologica e digitale. Il Salone degli Arazzi di Palazzo Piacentini, sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha ospitato l’evento, che ha visto la partecipazione del Ministro Adolfo Urso e di numerosi rappresentanti di rilievo della meccanica italiana.
L’incontro ha rappresentato un importante momento di confronto sulle prospettive della meccanica italiana, settore che, con oltre 55 miliardi di euro di fatturato annuo e una quota significativa dell’export nazionale (5%), si conferma uno dei pilastri strategici dell’industria del Paese. Il Manifesto, frutto del lavoro congiunto delle 34 associazioni federate in Anima Confindustria e delle oltre 1.000 aziende associate, individua le azioni prioritarie per garantire la competitività e la crescita del comparto nei prossimi anni.
Le priorità del Manifesto della Meccanica
Tra le principali proposte avanzate dal Manifesto:
- Innovazione tecnologica e pluralità delle soluzioni: apertura a tutte le tecnologie disponibili, senza imposizioni unilaterali, per consentire alle imprese di adottare gli strumenti più adatti ai diversi comparti.
- Tutela del Made in Italy: rafforzamento delle misure a sostegno della produzione nazionale, promuovendo la preferenza di forniture italiane e contrastando pratiche sleali e concorrenza distorta.
- Sorveglianza efficace del mercato: maggiori risorse e controlli per assicurare condizioni eque per le imprese italiane e proteggere la qualità dei prodotti.
- Capitale umano: investire sulla formazione tecnica e sulle competenze, valorizzando gli ITS e i percorsi STEM per attrarre e formare i giovani.
- Internazionalizzazione: sviluppo di strategie di export più incisive e mirate, per consolidare la presenza della meccanica italiana nei mercati globali.
- Transizione sostenibile: proposte concrete per affrontare le sfide del Green Deal europeo, tra cui il progetto “Anima Energia” dedicato all’efficienza del mercato energetico e alla promozione di soluzioni su idrogeno e nucleare.
Il contributo di Anima Confindustria alla politica industriale
«In un momento cruciale per la manifattura italiana ed europea, la meccanica è chiamata a giocare un ruolo da protagonista», ha dichiarato Pietro Almici, presidente di Anima Confindustria. «Il Manifesto intende supportare istituzioni e imprese nella definizione di una politica industriale stabile, inclusiva e orientata all’innovazione, in linea con gli obiettivi europei del Clean Industrial Deal».
Al termine dell’incontro, Anima Confindustria ha rinnovato la richiesta di istituire un tavolo permanente tra istituzioni e settore meccanico per costruire, in modo condiviso, una strategia industriale solida e di lungo periodo.
PHOTOGALLERY

Da sx a dx: il presidente di Anima Confindustria, Pietro Almici, insieme al Ministro del Mimit,
Adolfo Urso, e il vicepresidente di Confindustria, Marco Nocivelli


