18 maggio 2023

ASSOCLIMA si rivolge alle Istituzioni per un nuovo Regolamento F-gas ambizioso ma che sostenga la diffusione delle tecnologie più efficienti

La revisione del Regolamento F-gas rischia di rallentare il settore della climatizzazione e lo sviluppo delle pompe di calore, tecnologia fondamentale per ridurre le emissioni di CO2.

L’Unione Europea ha riconosciuto le pompe di calore tra gli strumenti più efficaci per velocizzare il raggiungimento degli obiettivi dell’European Green Deal: ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030 e raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Nel contesto del Fit-for-55 e della necessità di slegarsi dalle forniture energetiche russe, è stato definito un target di 30 milioni di nuove pompe di calore installate entro il 2030 a livello comunitario.
ASSOCLIMA condivide questi obiettivi ed è pronta a lavorare con i legislatori e le autorità italiane affinché il futuro Regolamento F-gas sia ambizioso, applicabile ed equilibrato. L’Associazione chiede ai legislatori di essere consapevoli di alcune incongruenze e, soprattutto, dell’impatto per i cittadini e la filiera della climatizzazione se in sede europea venisse approvata una proposta di revisione del Regolamento F-gas che preveda l’utilizzo esclusivo di gas naturali e la messa al bando di tutti i refrigeranti sintetici in gran parte delle applicazioni. 
“Come Associazione stiamo dialogando fin dall’inizio del processo con i Ministeri competenti riguardo la proposta di revisione al Regolamento. La nostra industria ha portato avanti proposte concrete e realistiche, in particolare in merito alla riduzione progressiva delle quote di fluidi sintetici HFC utilizzati nelle nostre apparecchiature e la rimodulazione di alcuni divieti: l’esperienza maturata con il Regolamento F-gas attualmente in vigore ha evidenziato come il meccanismo del phase-down abbia consentito la giusta flessibilità all’industria della climatizzazione per adeguarsi per tempo alle restrizioni, selezionando di volta in volta per ciascuna applicazione il refrigerante più adatto in termini di efficienza, sicurezza e impatto ambientale.” conclude Binaghi.
La competitività dell’industria europea è la chiave per realizzare gli obiettivi del Green Deal e del RePowerEU.

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