3 maggio 2022

Carenza materie prime, Assosegnaletica “Settore segnaletica stradale in difficoltà. Necessario agire su adeguamento contratti e compensazione prezzi”

L’associazione federata Anima Confindustria denuncia la situazione attuale tra carenza e aumento dei prezzi delle materie prime

Tra i numerosi effetti della pandemia da Covid-19 e della guerra tra Russia e Ucraina, la scarsa reperibilità e il continuo incremento dei prezzi di acquisto delle materie prime stanno determinando notevoli criticità per le imprese, in quanto incidono sull’equilibrio dei contratti in corso di esecuzione, sulle trattative per l’instaurazione di nuovi rapporti commerciali, nonché sulla sicurezza degli approvvigionamenti.

Tali criticità interessano in particolare modo le materie prime utilizzate nella produzione di segnaletica stradale, con ripercussioni anche sui prodotti finiti: segnaletica verticale e segnaletica orizzontale. Particolarmente critica è la contingenza innescata dal conflitto che ha interrotto le importazioni da Ucraina e Russia di metalli, portando a una carenza di alluminio, acciaio e materiali utilizzati nella produzione di vernici. Nel caso della segnaletica luminosa, viene denunciata anche la mancanza di componenti elettroniche. Un dato particolarmente preoccupante è che, dopo gli aumenti di prezzo già cospicui dello scorso anno, nel primo trimestre 2022 si segnalano ulteriori incrementi di portata straordinaria: +28% l’alluminio, +57% i coils, +40% le lamiere base (dati Ufficio studi Anima). Una tendenza altrettanto allarmante si registra per i prezzi del biossido di titanio, resine alchidiche, resine acriliche e solventi, con aumenti superiori anche al +60% in pochi mesi che impattano gravemente su tutta la filiera della segnaletica orizzontale.

Assosegnaletica – l’associazione nazionale che da più di 10 anni rappresenta in Anima Confindustria i produttori e installatori di segnaletica stradale, con la finalità di promuovere e valorizzare il settore, incrementando gli standard di sicurezza delle strade italiane e i livelli di servizio all’utenza – auspica che le stazioni appaltanti vogliano tenere conto di tale grave situazione e del mutamento delle condizioni economiche del mercato.

“Il settore si trova in uno stato di profonda crisi – denuncia Rudy Fabbri, presidente di Assosegnaletica – a causa della mancanza di materie prime e del forte aumento dei prezzi. La manutenzione della segnaletica stradale, sia verticale che orizzontale, rappresenta un aspetto fondamentale della sicurezza in strada; da una mancata manutenzione può dipendere la vita di automobilisti, ciclisti e pedoni.

Considerate le criticità a livello internazionale, oggi è necessario intervenire per sostenere l’industria italiana ed evitare di pesare ulteriormente sui bilanci delle nostre imprese.

In considerazione di quanto sopra, l’emergenza sanitaria e la crisi in Ucraina devono essere valutate quale causa di forza maggiore che giustifica il ritardo nell’esecuzione delle prestazioni contrattuali, escludendo l’applicazione delle penali di cui all’articolo 113-bis, comma 2, del codice dei contratti pubblici fino alla permanenza degli eventi straordinari”.

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