Nel corso degli ultimi anni l’Unione Europea ha favorito un processo di armonizzazione nel settore del gas naturale, creando regole comuni per la gestione del sistema in grado di premiare le rotte di importazione più economiche a beneficio della sicurezza e dell’economicità degli approvvigionamenti.
L’obiettivo, in particolare, del Regolamento UE 2017/460 (cosiddetto TAR NC) era quello di definire tariffe uniformi per il trasporto del gas in Europa e creare un level playing field a livello comunitario.
Gli attuali approcci nazionalistici di Francia e Germania nell’implementazione di questa disposizione rischiano però di allontanare l'integrazione europea e porre l'Italia in una posizione di svantaggio economico strutturale. In particolare la Francia propone di adottare un sistema tariffario che scarica sugli altri Stati membri (fra cui appunto l'Italia) una larga parte dei costi interni del trasporto, creando delle vere e proprie barriere al processo di integrazione dei mercati lungo la dorsale Germania-Italia-Francia.
Riprendendo i principi dell’Energy Union, ovvero la creazione di un mercato unico dell’energia, liquido, competitivo e concorrenziale, Confindustria ha risposto al documento di consultazione proposto dall'Autorità di regolazione francese (CRE 2019-013 ) chiedendo l’eliminazione delle suddette barriere tariffarie, al fine di assicurare un medesimo trattamento per tutti i consumatori europei, civili e industriali.