Milano, 18 aprile 2024 - Assotermica accoglie con favore l’approvazione della nuova Direttiva sulla Prestazione Energetica degli Edifici (EPBD), la cosiddetta “Direttiva Case Green”, che riconosce al settore edilizio un enorme potenziale di efficientamento e un ruolo primario nel percorso della decarbonizzazione. A oggi gli edifici europei pesano per il 40% dei consumi finali di energia e sono responsabili del 36% delle emissioni dei gas a effetto serra, stante un parco edilizio datato e per il 75% inefficiente.
La Direttiva EPBD sancisce anche un ruolo primario per le tecnologie impiantistiche, in particolare quelle che utilizzano fonti rinnovabili. In questo senso è importante evidenziare che la direttiva distingue nettamente tra vettori energetici e apparecchi: viene definita infatti una roadmap ambiziosa che, a partire dal 2025, toglierà i finanziamenti alle fonti fossili e dal 2040 ne sancirà il phase out, ma riconoscendo la possibilità per apparecchi quali le caldaie di poter essere alimentate anche con gas rinnovabile. Gli obiettivi al 2040 sono ambiziosi, ma non necessariamente vincolanti: starà ai singoli Stati Membri definire i target di utilizzo di gas rinnovabile e starà all’industria, che in Italia mantiene un polo produttivo di assoluta eccellenza, cavalcare questa transizione verso prodotti adatti a vettori molecolari sempre più green.
Giocheranno un ruolo prioritario le tecnologie ibride (vettore elettrico + molecole gassose), che sono esplicitamente citate come riferimento nella direttiva EPBD, e le pompe di calore a gas (ad attivazione termica). In ottica di edifici “a emissioni zero” non è da trascurare il ruolo del solare, incluso quello termico, che a partire dai nuovi edifici pubblici di grandi dimensioni e non residenziali dal 2027 dovrà essere obbligatoriamente installato e per il quale saranno previste di conseguenza semplificazioni amministrative.
Assotermica comprende le preoccupazioni espresse dal Governo italiano in fase di approvazione finale della Direttiva, perché un percorso così ambizioso richiede la mobilitazione di ingenti investimenti, sia pubblici che privati. Riteniamo prioritario che venga definito al più presto un piano d’incentivazione duraturo e sostenibile per tutti, che salvaguardi i conti pubblici e al contempo accompagni cittadini, imprese e gestori verso un percorso di efficientamento dei propri edifici. La nostra associazione sta lavorando già da diverso tempo a una proposta in tal senso, mantenendo un alto livello di coinvolgimento del decisore politico.