Il settore della meccanica italiana si trova di fronte a un periodo complesso, caratterizzato da una contrazione delle vendite e un calo degli ordinativi. Secondo un recente sondaggio di Anima, circa il 40% delle aziende associate prevede una diminuzione del fatturato nella seconda metà dell’anno, confermando le tendenze già emerse nei mesi precedenti.
L’indagine ha messo in luce che il 37,5% delle imprese si aspetta una riduzione delle vendite, con il 20% di esse che potrebbe subire un calo del fatturato superiore al 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Solo meno di un terzo delle aziende del comparto prevede di crescere nella seconda metà dell’anno.
Anche gli ordinativi presentano segnali leggermente preoccupanti: il 45% delle aziende ha segnalato una diminuzione rispetto al secondo semestre 2023, mentre meno di un terzo prevede un aumento.
Le difficoltà che stanno affrontando le imprese sono amplificate da un rallentamento dell’economia globale e dall’incertezza generata da conflitti internazionali, che colpiscono in particolare un settore cruciale come la meccanica.
«Il nostro impegno ora è finalizzato ad accompagnare le imprese per sfruttare appieno le potenzialità del Piano Transizione 5.0 che, malgrado la complessità delle procedure e la ristretta tempistica, è la misura che può rinnovare la fiducia negli investimenti e aiutare le aziende a rafforzare la propria competitività e riprendere il trend di crescita», afferma il presidente ad interim Pietro Almici.
È fondamentale quindi lavorare per rafforzare le politiche industriali, in particolare per le piccole e medie imprese, che rappresentano la spina dorsale del comparto. In questo contesto, il Piano Transizione 5.0 offre un’importante opportunità per stimolare gli investimenti e migliorare la competitività delle aziende, contribuendo a superare le attuali sfide operative.