A gennaio è stata annunciata una alleanza globale - Alliance to End Plastic Waste (AEPW) - composta da più di 30 aziende globali nei diversi ambiti della value chain: dai player chimici (es. BASF, Eni-Versalis) fino ai produttori di beni di largo consumo (es. Procter & Gamble), e nei prossimi 5 anni investirà 1,5 miliardi di dollari per contrastare la dispersione nell’ambiente, in particolare negli oceani, dei rifiuti di plastica.
Gli obiettivi di un utilizzo più efficiente delle risorse naturali e conseguente traduzione in target quantitativi di riduzione del proprio carbon footprint, è ormai un pilastro delle strategie di ogni azienda. Le aziende della nostra filiera giocano un ruolo fondamentale in questo processo.
Opportunità per l’impiantistica italiana
Sono necessari ingenti investimenti in nuova impiantistica in tutto il mondo, spesso basata su tecnologia di avanguardia per il trattamento e il recupero dei rifiuti, la depurazione delle acque, la bonifica e il recupero del suolo, la riduzione delle emissioni in aria, fino ad arrivare alle più innovative soluzioni tecniche di carbon sequestration.
Il sistema impiantistico italiano deve e può cogliere tali opportunità, valorizzando le proprie competenze distintive. L’imperativo è “fare sistema”, ovvero realizzare alleanze che coinvolgano gli stakeholder lungo tutta la catena del valore, mettendo insieme i produttori di impiantistica e i player industriali interessati ad intervenire per ridurre il proprio impatto ambientale.