L’Agenzia europea delle sostanze chimiche ECHA, a inizio anno, ha presentato, sulla base di una richiesta giunta dalle autorità sanitarie di cinque nazioni a metà gennaio (Germania, Danimarca, Paesi Bassi, Norvegia e Svezia), una proposta di divieto delle “sostanze per- e polifluoroalchiliche”, ovvero PFAS, sostanze coinvolti in svariati processi industriali, grazie alla loro resistenza e alla loro scarsa affinità sia con acqua sia con i grassi (si tratta infatti di sostanze idrorepellenti e oleorepellenti).
A valle della presentazione della proposta, l’ECHA ha aperto una consultazione pubblica, in modo tale da dare la possibilità a tutta l’Industria di dare informazioni all'ECHA al fine di valutare se quanto proposto nel dossier è corretto o meno, se ci sono delle mancanze, se non sono state valutate in maniera approfondita le conseguenze su un determinato comparto, se le alternative proposte non sono corrette, e così via.
In questo contesto, quindi, a livello PNEUROP, COMPO ha contributo, nei Comitati di Lavoro dell’Associazione di diretto interesse, allo sviluppo di specifici position paper, tramite i quali portare all’attenzione dell’Agenzia e dei Decisori l’impatto e i risvolti pratici di un’eventuale introduzione di una tale restrizione.
Tali position paper hanno quindi rappresentato la base per la risposta a livello di Associazione europea alla consultazione.