Proposta revisione della Direttiva Emissioni Industriali (IED)

24.01.2024

L’11 gennaio la Commissione per l'Ambiente, la Sanità Pubblica e la Sicurezza Alimentare (ENVI) del Parlamento europeo ha approvato l'accordo politico informale (accordo provvisorio) raggiunto lo scorso 4 dicembre sulla proposta di revisione della Direttiva sulle Emissioni Industriali. Il testo sarà ora sottoposto all'approvazione in plenaria, che potrebbe avvenire durante la sessione programmata per la settimana dal 5 all'8 febbraio 2024. Una volta adottato dal Parlamento, il testo sarà successivamente inviato al Consiglio per l'approvazione, prima nel Comitato dei rappresentanti permanenti (COREPER) e successivamente nella riunione del gruppo Ambiente per l'adozione finale.

Una volta approvato da entrambi i co-legislatori, il testo concordato sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea. In base al testo proposto dalla Commissione, la misura entrerebbe in vigore il ventesimo giorno successivo a quello della sua pubblicazione e si applicherebbe venti mesi dopo la sua entrata in vigore.

In particolare, l’accordo esclude gli allevamenti estensivi e gli allevamenti per uso dal campo di applicazione della direttiva, includendo anche le attività minerarie e introducendo il concetto di valori limite di prestazione ambientale (ELV), che devono essere fissati dalle autorità competenti per autorizzare l'installazione e l'esercizio di impianti. In merito alle infrazioni, il testo invita gli Stati membri a stabilire sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive per coloro che violano le misure adottate per attuare la direttiva. Tali sanzioni, terrebbero conto della gravità e della durata dell'infrazione, se è stata ricorrente, e delle persone e dell'ambiente che ha colpito.

Esse dovranno comprendere sanzioni amministrative pecuniarie e, per le infrazioni più gravi, ammende pari ad almeno il 3% del fatturato annuo dell'operatore nell'UE. In base alle nuove norme, inoltre, gli Stati membri dovrebbero garantire che le persone abbiano il diritto di chiedere un risarcimento in caso di danni alla salute causati da una violazione delle norme nazionali di recepimento della direttiva. Inoltre, l’inversione automatica dell'onere della prova è stata eliminata dal testo, che pone al 2028 la data di entrata in vigore del Regolamento.
 

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