Lo scorso 12 marzo il Parlamento europeo, in seduta plenaria, ha approvato le modifiche apportate alla Direttiva sulle asserzioni ambientali esplicite (Direttiva Green Claims) con 467 voti a favore. I principali provvedimenti riguardano l’obbligo di ottenere una verifica prima di utilizzare indicazioni di marketing ambientale come "biodegradabile" o "meno inquinante". I claims più semplici e comuni potranno essere soggetti a una verifica più rapida.
Il Parlamento ha adottato una posizione sull'istituzione di un sistema di verifica e pre-approvazione delle dichiarazioni di marketing ambientale per proteggere i cittadini da annunci ingannevoli. La direttiva sulle indicazioni ecologiche richiederebbe prove delle dichiarazioni di marketing ambientale prima di pubblicizzare prodotti come "biodegradabili", "meno inquinanti", "a risparmio idrico" o "a base biologica". I paesi dell'UE dovrebbero incaricare i verificatori di approvare preventivamente tali indicazioni per proteggere gli acquirenti da pubblicità ingannevole.
Le microimprese non sarebbero soggette alle nuove norme e le PMI avrebbero un anno in più per conformarsi rispetto alle imprese più grandi. Come accennato, le imprese che violano le norme potranno subire sanzioni, come l'esclusione temporanea dalle gare d'appalto pubbliche, la perdita dei ricavi e ammende pari almeno al 4% del loro fatturato annuo.
Per quanto riguarda l’iter legislativo, la presidenza belga ha previsto l’adozione del General Approach al Consiglio Ambiente di giugno.