Aggiornamento dossier europei – Ripristino della natura, Ecodesign, IED, veicoli fuori uso

5.09.2023

Legge sul ripristino della natura

Nella giornata di mercoledì 12 luglio il Parlamento europeo, seduto in sessione plenaria, ha adottato la sua posizione sulla legge europea sul ripristino della natura. I deputati hanno sottolineato come il ripristino dell'ecosistema sia fondamentale per combattere il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità e nella riduzione dei rischi per la sicurezza alimentare. 

Nel dettaglio, la nuova legge imporrà di contribuire al raggiungimento degli impegni internazionali dell'UE, in particolare al quadro globale sulla biodiversità delle Nazioni Unite di Kunming-Montreal. Con il loro voto favorevole i deputati hanno sostenuto la proposta della Commissione di attuare misure di ripristino entro il 2030 per almeno il 20% di tutte le aree terrestri e marine dell'UE.

Entro 12 mesi dall'entrata in vigore del regolamento, la Commissione dovrà valutare l'eventuale divario tra le esigenze finanziarie del restauro e i finanziamenti UE disponibili e studiare soluzioni per colmare tale divario, in particolare attraverso un apposito strumento UE.

Regolamento Ecodesign

Lo scorso mercoledì 12 luglio, nella sessione Plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo, gli eurodeputati si sono riuniti per votare il Regolamento sulla Progettazione ecocompatibile dei prodotti sostenibile, c.d Regolamento Ecodesign. La relazione è stata approvata con 473 voti a favore, 110 voti contrari.

Il Regolamento Ecodesign ha l’obiettivo generale di istituire un quadro di criteri per il design dei prodotti sostenibili, sostituendo la direttiva del 2009 e allargandone il campo di applicazione. In questo modo, l’UE tenta di stabilire requisiti di sostenibilità ambientale per un maggior numero di merci immesse sul mercato comune. Si prevede anche di introdurre un passaporto digitale, con informazioni sulla composizione dei prodotti. L’etichetta dovrebbe renderli più facili da riparare e riciclare. In più, favorirebbe la tracciabilità di sostanze pericolose al loro interno o lungo la filiera.

Nella prossima fase le tre istituzioni dell’UE, il Parlamento, la Commissione e il Consiglio si riuniranno nei cosiddetti triloghi per iniziare il dialogo interistituzionale sul testo.

Direttiva Emissioni Industriali (IED)

Lo scorso mercoledì 12 luglio, nella sessione Plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, gli eurodeputati sono stati chiamati al voto per decidere l’approvazione della Direttiva sulle Emissioni Industriali.

La relazione è stata approvata con 396 voti a favore, 102 voti contrari e 131 astenuti. Il dossier sarà, già a luglio, oggetto delle discussioni interistituzionali tra le tre istituzioni, cosiddetti triloghi.

Durante il voto sono stati anche rivisti i limiti rigidissimi proposti dalla Commissione, che avrebbero portato alla chiusura gli allevamenti medio-piccoli.

Nuova Proposta di revisione della Commissione europea: Regolamento sui veicoli fuori uso

Il 13 luglio 2023 la Commissione ha proposto un nuovo regolamento sui veicoli fuori uso, a seguito di una revisione. In linea con il Green Deal europeo e con il Piano d'azione per l'economia circolare, la proposta di regolamento sui veicoli fuori uso si basa su due direttive esistenti e le sostituisce: Direttiva 2000/53/CE sui veicoli fuori uso e Direttiva 2005/64/CE sull'omologazione dei veicoli a motore per quanto riguarda la loro riutilizzabilità, riciclabilità e recuperabilità.

Le nuove norme proposte coprono tutti gli aspetti di un veicolo, dalla sua progettazione e immissione sul mercato, fino al suo trattamento finale a fine vita:

  • migliorare la progettazione circolare dei veicoli per facilitare la rimozione di materiali, parti e componenti per il riutilizzo e il riciclaggio;
  • garantire che almeno il 25% della plastica utilizzata per costruire un veicolo provenga dal riciclo (di cui il 25% da veicoli fuori uso riciclati);
  • recuperare un maggior numero di materie prime di migliore qualità, tra cui CRM, plastica, acciaio e alluminio;
  • garantire che i produttori siano finanziariamente responsabili dei veicoli quando diventano rifiuti, per assicurare un adeguato finanziamento delle operazioni di trattamento obbligatorio dei veicoli fuori uso e incentivare i riciclatori a migliorare la qualità;
  • porre fine alla "scomparsa" dei veicoli, attraverso un maggior numero di ispezioni, l'interoperabilità dei sistemi nazionali di immatricolazione dei veicoli, una migliore distinzione dei veicoli usati da quelli a fine vita e il divieto di esportare veicoli usati non idonei alla circolazione stradale;
  • coprire un maggior numero di veicoli e ampliare gradualmente le norme UE per includere nuove categorie.
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