Dossier europei | Aggiornamento

29.11.2023

Novembre 2023

Direttiva sul Diritto alla Riparazione

Il 12 ottobre l’ENVI Committee (Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare) del Parlamento europeo ha adottato il proprio parere sulla proposta di Direttiva che mira a introdurre norme comuni che promuovono la riparazione dei beni (right to repair). Successivamente, tenendo conto di questa relazione, l’IMCO Committee (Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori) del Parlamento europeo ha votato la propria relazione. La posizione ufficiale del Parlamento europeo dovrebbe essere votata durante la plenaria prevista il prossimo 20 novembre e, allo stesso tempo, il Consiglio UE dovrebbe completare il proprio lavoro sul dossier entro novembre. Obiettivo delle istituzioni è quello di completare i negoziati di trilogo su di un testo di compromesso entro l’inizio del 2024.


Direttiva RoHS e rinnovo esenzioni

La Commissione europea ha pubblicato a settembre l’ultimo elenco delle esenzioni. La decisione finale sul pack 22 è stata ulteriormente ritardata. La bozza di pubblicazione per la consultazione è prevista nel secondo trimestre del 2024 e la sua pubblicazione nel terzo trimestre del 2024. Ciò significa che le esenzioni saranno valide fino al 2026 se prolungate come previsto. La sua presentazione dovrebbe essere registrata nel gennaio 2024.

La revisione della Direttiva RoHS (inizialmente pianificata nel quarto trimestre del 2022) non è menzionata nel programma di lavoro della Commissione europea per il 2024 e potrebbe essere rinviata almeno fino al completamento della revisione di REACH, per garantire la coerenza tra RoHS e REACH.

Direttiva RAEE

Si è chiusa il 22 settembre la consultazione pubblica per la valutazione della prossima revisione della Direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche ‘RAEE’. Obiettivo della consultazione pubblica è stato quello di valutarne l'efficacia dell'applicazione e l’impatto fino a oggi, il suo contributo agli obiettivi politici generali del Green Deal europeo e del piano d'azione per l'economia circolare, nonché identificare le carenze nella sua attuazione e applicazione. Il Consulente ora rivedrà la relazione intermedia insieme alla Commissione e redigerà la relazione finale entro la fine di novembre 2023: la pubblicazione di questa relazione finale è attesa per gennaio 2024. Secondo la Commissione europea la revisione della Direttiva RAEE potrebbe avvenire non prima della fine del 2026. 

Regolamento FGAS

Il 5 ottobre i negoziatori del Consiglio e del Parlamento UE hanno concluso i negoziati sul nuovo Regolamento sui gas fluorurati a effetto serra (F-Gas).
Secondo l’accordo provvisorio, il consumo di idrofluorocarburi (HFC) sarà completamente eliminato entro il 2050, e la produzione di HFC, in termini di diritti di produzione assegnati dalla Commissione, sarà gradualmente ridotta al minimo (15%) a partire da 2036. Sia la produzione che il consumo saranno gradualmente ridotti sulla base di un calendario serrato di assegnazione delle quote decrescenti (allegati V e VII). L'accordo introduce un'assegnazione di quote più elevata per i primi due periodi rispetto alla proposta della Commissione. I semiconduttori saranno esentati dal sistema di assegnazione delle quote HFC, come proposto dalla Commissione, e la fattibilità dell'eliminazione graduale del consumo di HFC e la necessità di HFC nei settori in cui sono ancora utilizzati saranno riesaminate nel 2040, tenendo conto degli sviluppi tecnologici e della disponibilità di alternative agli HFC per le pertinenti applicazioni.

Il testo prevede inoltre un nuovo divieto totale dei quadri di media tensione che utilizzano gas fluorurati, con una graduale eliminazione entro il 2030, e un divieto dei quadri di alta tensione entro il 2032. Introduce un principio a cascata che consente un'eventuale deroga alla normativa divieti a seconda della procedura di gara per alternative prive di gas fluorurati. Prevede la possibilità per i quadri ad alta tensione di utilizzare il potentissimo gas serra SF6 come ultima risorsa secondo il principio a cascata e aggiunge una serie di garanzie per evitare che i divieti mettano a repentaglio il funzionamento delle reti elettriche.


Regolamento UE Imballaggi

L’ENVI Committee (Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare) del Parlamento europeo ha prodotto la propria serie di emendamenti alla proposta di Regolamento e ha votato la propria relazione finale lo scorso 24 ottobre. La posizione ufficiale del Parlamento Europeo dovrebbe essere votata durante la plenaria prevista il prossimo 20 novembre. Lato Consiglio UE, l'attuale presidenza spagnola sta proseguendo il lavoro sul dossier, tuttavia non è ancora certo se sarà possibile raggiungere l’approccio generale entro la fine dell’anno: in tal caso la posizione ufficiale potrebbe essere raggiunta sotto la prossima Presidenza del Consiglio UE (da gennaio a giugno, belga). Questo potrebbe creare un cortocircuito tra Consiglio UE e il Parlamento europeo sulla tempistica dei lavori, dato che quest’ultimo aveva già espresso l’intenzione di chiudere i negoziati di trilogo entro febbraio 2024.

Proposta di Direttiva Green Claims

La scorsa estate il Consiglio UE ha discusso il dossier sulla proposta di Direttiva sia nel corso degli incontri  discussa dal Consiglio sia del Gruppo di Lavoro Ambiente sia nel Gruppo di Lavoro sulla Tutela e sull’Informazione ai Consumatori. A livello di Parlamento europeo, il dossier è stato assegnato congiuntamente all’IMCO Committee (Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori (IMCO) e e all’ENVI Committtee (Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare). L'esame del progetto di relazione è stato effettuato il 9 novembre 2023, con una votazione da parte delle Commissioni congiunte a metà febbraio 2024 e con l’obiettivo di una presentazione alla Plenaria del Parlamento europeo a marzo 2024.
 


Settembre 2023

Legge sul ripristino della natura

Nella giornata di mercoledì 12 luglio il Parlamento europeo, seduto in sessione plenaria, ha adottato la sua posizione sulla legge europea sul ripristino della natura. I deputati hanno sottolineato come il ripristino dell'ecosistema sia fondamentale per combattere il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità e nella riduzione dei rischi per la sicurezza alimentare. 

Nel dettaglio, la nuova legge imporrà di contribuire al raggiungimento degli impegni internazionali dell'UE, in particolare al quadro globale sulla biodiversità delle Nazioni Unite di Kunming-Montreal. Con il loro voto favorevole i deputati hanno sostenuto la proposta della Commissione di attuare misure di ripristino entro il 2030 per almeno il 20% di tutte le aree terrestri e marine dell'UE.

Entro 12 mesi dall'entrata in vigore del regolamento, la Commissione dovrà valutare l'eventuale divario tra le esigenze finanziarie del restauro e i finanziamenti UE disponibili e studiare soluzioni per colmare tale divario, in particolare attraverso un apposito strumento UE.

Regolamento Ecodesign

Lo scorso mercoledì 12 luglio, nella sessione Plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo, gli eurodeputati si sono riuniti per votare il Regolamento sulla Progettazione ecocompatibile dei prodotti sostenibile, c.d Regolamento Ecodesign. La relazione è stata approvata con 473 voti a favore, 110 voti contrari.

Il Regolamento Ecodesign ha l’obiettivo generale di istituire un quadro di criteri per il design dei prodotti sostenibili, sostituendo la direttiva del 2009 e allargandone il campo di applicazione. In questo modo, l’UE tenta di stabilire requisiti di sostenibilità ambientale per un maggior numero di merci immesse sul mercato comune. Si prevede anche di introdurre un passaporto digitale, con informazioni sulla composizione dei prodotti. L’etichetta dovrebbe renderli più facili da riparare e riciclare. In più, favorirebbe la tracciabilità di sostanze pericolose al loro interno o lungo la filiera.

Nella prossima fase le tre istituzioni dell’UE, il Parlamento, la Commissione e il Consiglio si riuniranno nei cosiddetti triloghi per iniziare il dialogo interistituzionale sul testo.

Direttiva Emissioni Industriali (IED)

Lo scorso mercoledì 12 luglio, nella sessione Plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, gli eurodeputati sono stati chiamati al voto per decidere l’approvazione della Direttiva sulle Emissioni Industriali.

La relazione è stata approvata con 396 voti a favore, 102 voti contrari e 131 astenuti. Il dossier sarà, già a luglio, oggetto delle discussioni interistituzionali tra le tre istituzioni, cosiddetti triloghi.

Durante il voto sono stati anche rivisti i limiti rigidissimi proposti dalla Commissione, che avrebbero portato alla chiusura gli allevamenti medio-piccoli.

Nuova Proposta di revisione della Commissione europea: Regolamento sui veicoli fuori uso

Il 13 luglio 2023 la Commissione ha proposto un nuovo regolamento sui veicoli fuori uso, a seguito di una revisione. In linea con il Green Deal europeo e con il Piano d'azione per l'economia circolare, la proposta di regolamento sui veicoli fuori uso si basa su due direttive esistenti e le sostituisce: Direttiva 2000/53/CE sui veicoli fuori uso e Direttiva 2005/64/CE sull'omologazione dei veicoli a motore per quanto riguarda la loro riutilizzabilità, riciclabilità e recuperabilità.

Le nuove norme proposte coprono tutti gli aspetti di un veicolo, dalla sua progettazione e immissione sul mercato, fino al suo trattamento finale a fine vita:

  • migliorare la progettazione circolare dei veicoli per facilitare la rimozione di materiali, parti e componenti per il riutilizzo e il riciclaggio;
  • garantire che almeno il 25% della plastica utilizzata per costruire un veicolo provenga dal riciclo (di cui il 25% da veicoli fuori uso riciclati);
  • recuperare un maggior numero di materie prime di migliore qualità, tra cui CRM, plastica, acciaio e alluminio;
  • garantire che i produttori siano finanziariamente responsabili dei veicoli quando diventano rifiuti, per assicurare un adeguato finanziamento delle operazioni di trattamento obbligatorio dei veicoli fuori uso e incentivare i riciclatori a migliorare la qualità;
  • porre fine alla "scomparsa" dei veicoli, attraverso un maggior numero di ispezioni, l'interoperabilità dei sistemi nazionali di immatricolazione dei veicoli, una migliore distinzione dei veicoli usati da quelli a fine vita e il divieto di esportare veicoli usati non idonei alla circolazione stradale;
  • coprire un maggior numero di veicoli e ampliare gradualmente le norme UE per includere nuove categorie.
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