il MiSE ha pubblicato il testo del decreto direttoriale 5 agosto 2020, recante i termini e le modalità per la presentazione delle domande a favore dei progetti di ricerca e sviluppo per la riconversione produttiva nell’ambito dell’economia circolare, di cui al decreto ministeriale 11 giugno 2020.
In particolare, dal 5 novembre 2020 le imprese potranno presentare, anche in forma congiunta, le domande, e la procedura di pre-compilazione delle domande e degli allegati sarà disponibile dal 26 ottobre 2020. Le imprese dovranno allegare alla domanda, tra l’altro, l’attestazione di disponibilità alla concessione del finanziamento, prevista per l’accesso al FRI come specificato nel decreto direttoriale 5 agosto 2020.
Il decreto si rivolge a imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, che presentano progetti singolarmente o in forma congiunta.
L’intervento sostiene attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, strettamente connesse tra di loro in relazione all'obiettivo previsto dal progetto e finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali.
I progetti devono essere finalizzati alla riconversione produttiva delle attività economiche nell’ambito dell’economia circolare, in una o più delle seguenti linee di intervento:
- innovazioni di prodotto e di processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse e di trattamento e trasformazione dei rifiuti;
- progettazione e sperimentazione prototipale di modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale;
- sistemi, strumenti e metodologie per lo sviluppo delle tecnologie per la fornitura, l'uso razionale e la sanificazione dell'acqua;
- strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo;
- sperimentazione di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l'utilizzo di materiali recuperati;
- sistemi di selezione del materiale multileggero, al fine di aumentare le quote di recupero e di riciclo di materiali piccoli e leggeri.
I progetti ammissibili inoltre devono essere realizzati nell'ambito di una o più unità locali ubicate nel territorio nazionale, prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a euro 500 mila e non superiori a euro 2 milioni e avere una durata non inferiore a 12 mesi e non superiore a 36 mesi. Per maggiori informazioni è possibile visitare la Scheda informativa sulla pagina del Ministero.
Link al testo del decreto.