Con tale provvedimento, il Legislatore è andato ad introdurre tutta una serie di sanzioni in relazione ad un'ampia casistica di violazioni, che riguardano:
- la prevenzione delle emissioni
- il controllo delle perdite
- i sistemi di rilevamento delle perdite
- la tenuta dei registri conservati nella Banca Dati
- il recupero di gas fluorurati a effetto serra
- la certificazione
- le restrizioni all'immissione in commercio
- l'etichettatura e le informazioni sui prodotti e sulle apparecchiature
- la precarica delle apparecchiature con idrofluorocarburi
- la riduzione della quantità di idrofluorocarburi immessa in commercio, di assegnazione delle quote, di trasferimento delle quote e di autorizzazioni all'utilizzo delle quote
- l'iscrizione al registro elettronico delle quote per l'immissione in commercio di idrofluorocarburi
- le comunicazioni sulla produzione, l'importazione, l'esportazione, l'uso come materia prima e la distruzione delle sostanze elencate negli allegati I e II del regolamento
Sono questi aspetti che riguardano le attività di tutti i soggetti attivi nel settore F-GAS: produttori, importatori, operatori, imprese e figure specializzate.
L'attività di vigilanza sarà esercitata, nell'ambito delle rispettive competenze, dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, che si avvale del Comando carabinieri per la tutela dell'ambiente (CCTA), dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), delle Agenzie regionali per la protezione dell'ambiente (ARPA), nonché dall'Agenzia delle dogane e dei monopoli secondo le procedure concordate con l'autorità nazionale competente.
All'accertamento delle violazioni previste dal presente decreto potranno procedere anche gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria nell'ambito delle rispettive competenze.
Il decreto consultabile al seguente link sarà in vigore dal prossimo 17 gennaio 2020