Anima Confindustria Meccanica con le sue associazioni ribadisce il proprio apprezzamento per il Superbonus per l’efficienza energetica contenuto nel “Decreto Rilancio”, convinti che la ripartenza dell’economia del Paese debba passare dal settore delle costruzioni e dalla conseguente riqualificazione energetica degli edifici.
Tuttavia, torniamo a sottolineare la necessità di introdurre dei correttivi mirati alla norma per garantirne l’efficacia e ampliare i benefici attesi da un punto di vista di efficientamento energetico, sostenibilità ambientale e rilancio economico.
Riteniamo infatti fondamentale che, nel quadro dei nuovi incentivi, non siano lasciati indietro gli interventi impiantistici più piccoli sulle singole unità immobiliari, che nell’attuale formulazione della norma rischiano di essere messi in secondo piano rispetto ai grandi interventi nei condomini. La conformazione del parco immobiliare italiano e le difficoltà che in molti casi potrebbero essere incontrate nel realizzare interventi complessi e articolati a livello condominiale, richiedono infatti un maggiore impulso all’efficientamento energetico per le singole unità immobiliari. Per lo stesso motivo, riteniamo assolutamente necessario che siano ricomprese negli incentivi anche le seconde case, la cui esclusione comporterebbe altrimenti una profonda limitazione del raggio d’azione della misura.
A nostro parere è inoltre importante che, per dare prospettiva agli investimenti, il termine temporale per la fruizione del Superbonus sia esteso di almeno un anno al dicembre 2022, in modo da dare maggiore stabilità al percorso di ripresa economica dell’intera filiera.
Abbiamo appreso della presentazione presso la Commissione Bilancio della Camera dei Deputati di alcuni emendamenti al “Decreto Rilancio” volti a introdurre degli strumenti correttivi al Superbonus, che hanno l’obiettivo di risolvere alcune delle criticità che abbiamo segnalato. Due proposte in particolare, presentate dagli Onorevoli Sut e Terzoni del Movimento 5 Stelle ma cofirmate da numerosi altri Deputati dell’intera maggioranza, potrebbero apportare degli importanti correttivi alla norma, rendendola più efficace.
Pertanto, auspichiamo che durante l’esame che sarà avviato nei prossimi giorni sia data la massima attenzione alle proposte, in particolare da parte del Governo, che ci auguriamo possa fare tesoro dei contributi del Parlamento e cogliere l’opportunità di migliorare la misura.