A tre anni di distanza dall’ultimo congresso dal vivo, nel 2019 presso Haarlem in Olanda, l’assemblea generale di EUROSAFE - il comitato europeo delle associazioni dei produttori di casseforti - è finalmente ritornata a svolgersi in presenza, dal 19 al 21 maggio a Gardone Riviera in provincia di Brescia. Questa edizione, che vede la presenza di 12 paesi, è stata organizzata da Anima Sicurezza, l’associazione che all’interno di Anima Confindustria rappresenta le aziende che producono casseforti, porte e camere corazzate, sistemi e contenitori di sicurezza, serrature meccaniche ed elettroniche e sistemi di chiusura e controllo per mezzi forti e casellari postali.
Nel corso dell’incontro sono stati affrontati argomenti di particolare rilevanza per il settore, come la questione delle materie prime, la formazione di figure professionali e l’innalzamento degli attuali livelli di sicurezza dei beni.
Il presidente di Anima Sicurezza Luigi Rubinelli, ha posto l’accento sui problemi che il comparto sta incontrando in questo periodo: «Da un anno a questa parte, il tema delle materie prime sta diventando sempre più preoccupante. L’acciaio e l’alluminio, fondamentali nella produzione delle casseforti, continuano a scarseggiare e quel poco che è disponibile negli ultimi mesi ha subito rincari vertiginosi, superiori a tre cifre.
Nonostante queste complessità – prosegue Rubinelli – la nostra associazione continuerà con grande impegno a tutelare il settore, attraverso lo sviluppo di progetti specifici per la diffusione della cultura della prevenzione e la valorizzazione dei prodotti certificati. Un altro punto fondamentale che mi preme sottolineare è la promozione dei corsi di formazione per la crescita professionale degli operatori. Negli ultimi anni nel nostro paese, in tema di sicurezza abbiamo fatto dei progressi, ma ancora non basta: è necessario riuscire a incentivare i prodotti Made in Italy, di grande qualità e rinomati nel mondo».