5 aprile 2022

Acism, promuovere la misura per combattere gli sprechi

Ridurre gli sprechi di acqua e gas è fondamentale in termini di risparmio economico e di salvaguardia dell’ambiente

I frequenti periodi di siccità e razionamento d’acqua, unita alla crescita spaventosa del prezzo dell’energia stanno creando notevoli disagi a famiglie e imprese. In Italia il consumo di acqua potabile, oltre 150m3/anno per persona, risulta essere uno dei più alti in Europa e nel mondo. Acqua che viene consumata in grande quantità anche in agricoltura e in alcuni comparti produttivi come il settore metallurgico. Acism – associazione che rappresenta in Italia i costruttori di strumenti di misura all’interno di Anima Confindustria – ritiene che promuovere la cultura della misura sia una componente fondamentale per ridurre i consumi ed evitare dannosi sprechi, dando inoltre maggiore consapevolezza agli utenti sul valore delle risorse che stanno utilizzando. Senza conoscere cosa e quanto si consuma, non è possibile capire effettivamente dove avvengano le perdite, se ci siano sprechi e come intervenire per risolverli.

I fondi del Pnrr rappresentano un’occasione imperdibile per poter ristrutturare il sistema idrico italiano, risalente in larga parte al dopoguerra se non precedente, incrementando l’efficienza a livello delle reti idriche e gas attraverso un processo di “smartizzazione”, permettendo così a tutti di riuscire a gestire al meglio queste risorse preziose e di risparmiare. L’installazione di un contatore d’acqua intelligente consente tra le altre cose di monitorare tramite l’ausilio di un’app per cellulare le abitudini di consumo degli utenti, i cambiamenti della pressione dell’acqua, individuando eventuali perdite, e minimizzare i costi della gestione della rete acquedottistica.

«La nostra associazione – dichiara Pietro Cerami, presidente di Acism – nell’ambito della missione di trasmettere la cultura della misura, si è fatta promotrice di una norma che regoli le funzioni addizionali per gli smart meters idrici a livello nazionale, un progetto nato in collaborazione con Anie-Csi. Ad oggi la misura è regolata dalla direttiva europea MID, ma tutte le funzionalità addizionali come ad esempio la comunicazione, previste nella “smart meter”, nel settore idrico, a differenza di quello elettrico e gas, in Italia non sono ancora normate. Per questo motivo, il progetto presentato da Acism presso la UNI CT 027 GL 03 “smart meters and smart grids”, si pone l’obiettivo di arrivare finalmente a definire regole condivise per gli smart meters, che portino a un’interoperabilità tra di essi, con numerosi vantaggi per gestori, costruttori e consumatori».

La proposta nasce da esigenze condivise e un progetto che ha visto coinvolti, prima di portare formalmente l’iniziativa in UNI, gli altri stakeholder del settore come Arera, Utilitalia, e i consumatori finali, per capire le esigenze di tutti e arrivare a una proposta rappresentativa di tutti, visto che la risorsa idrica è un bene comune che è interesse di tutti salvaguardare.

5.04.2022

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