Proposta di restrizione PFAS: la risposta del settore

Le autorità nazionali di Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Norvegia e Svezia hanno presentato all'Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche (ECHA) una proposta per limitare le sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS) nell'ambito del REACH, il regolamento dell'Unione europea sulle sostanze chimiche.

La proposta di restrizione "riguarda la fabbricazione, l'immissione sul mercato e l'uso dei PFAS in quanto tali e in quanto componenti di altre sostanze, miscele e articoli al di sopra di una certa concentrazione".
La restrizione proposta rappresenta il più ampio divieto di sostanze mai applicato nell'UE, incorporando una definizione ampliata di PFAS che potenzialmente si applica a circa 10.000 sostanze.

A marzo l’Agenzia Europea per le sostanze chimiche ha annunciato l’inizio di una consultazione pubblica.
Tale consultazione rappresenta la possibilità per l'industria di dare informazioni all'ECHA al fine di valutare se quanto proposto nel dossier è corretto o meno, se ci sono delle mancanze, se non sono state valutate in
maniera approfondita le conseguenze su un determinato comparto, se le alternative proposte non sono corrette, e così via.
La posizione dell’Associazione può riassumersi come segue:

UCRS è favorevole alla salvaguardia dell'ambiente e al divieto di emissione di sostanze tossiche e si impegna a rispettare tutte le leggi e i regolamenti ambientali del Paese.

Tuttavia, per esigenze di sicurezza, efficienza e funzionalità, l'utilizzo dei PFAS risulta ancora necessario e alcune deroghe dovrebbero essere garantite per le applicazioni nelle infrastrutture e negli impianti del gas.

Per maggiori informazioni, Vi invitiamo a consultare la pagina di ECHA, al seguente link, in cui sono disponibili tutte le risposte presentate.

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