Trasporti eccezionali e infrastrutture italiane

Al via un tavolo di lavoro per trovare una soluzione da sottoporre al prossimo governo

UCC, l’associazione italiana delle imprese della caldareria federata ad Anima Confindustria, plaude al Tavolo di Lavoro sui Trasporti Eccezionali promosso da Confindustria, con la partecipazione di ANAS e AISCAT, delle proprie Associazioni territoriali e di categoria interessate e di altre rappresentanze esterne al sistema confederale.

«La collaborazione in questo momento è quanto mai necessaria» – ribadisce Bruno Fierro, presidente di UCC - «Le imprese della caldareria sono state messe a dura prova negli ultimi mesi a causa dei divieti e dei ritardi autorizzativi dei trasporti eccezionali oltre il limite delle 100 tonnellate su importanti direttrici della rete stradale italiana. Siamo orgogliosi di far parte di questo tavolo di dialogo e auspichiamo che, almeno nel breve periodo, possa contribuire a individuare percorsi sicuri e abilitati al trasporto eccezionale».

L’obiettivo del Tavolo di Lavoro è anche quello di sottoporre al nuovo governo alcune proposte per definire una rete nazionale di direttrici di traffico abilitata al trasporto eccezionale; tra queste, i partecipanti al Tavolo hanno segnalato in particolare le direttrici: Padana (Piemonte-Lombardia-Veneto/Porto Marghera); Emilia-Romagna (fino al Porto di Ravenna); Tirreno-Adriatica, Tirrenica (Piemonte-Liguria-Toscana); Nord-Sud.

Particolarmente urgente è stata definita la realizzazione di un catasto stradale digitalizzato, in grado di mettere in dialogo tutte gli enti proprietari/gestori interessati dai transiti eccezionali.

«Sarà necessario abbattere tutti i vincoli e le difficoltà di dialogo tra il sistema di catasto on-line di un ente con quello di un altro. L’obiettivo è accelerare le procedure e minimizzare l’onere economico. Da qui, la proposta di costituire uno sportello unico nazionale per la gestione delle pratiche di autorizzazione al trasporto eccezionale», conclude Fierro. «Plaudo ancora una volta all’avvio dei lavori, ma a breve termine sono necessarie indicazioni, anche transitorie, di percorsi stradali abilitati, visto il perdurare delle rilevanti difficoltà operative del trasporto eccezionale».

In tal senso, si ritiene fondamentale procedere a verifiche sistematiche sulla stabilità dei manufatti, attualmente gravanti sull’utenza. Questo maggior costo, oltre ad allungare i tempi, crea un onere non previsto, come nel caso macchine operatrici sottoposte ad autorizzazione solo perché classificate come “veicoli eccezionali”, ma senza superare i limiti per definirne il transito come “trasporto eccezionale”.

Il Tavolo di Lavoro di Confindustria è un ottimo esempio di collaborazione tra rappresentanze e imprese enti che non rinunciano alla propria responsabilità, ma si rendono disponibili l’un l’altra per trovare la miglior soluzione possibile e in tempi brevi.

 

 

Condividi

Trasporti eccezionali e infrastrutture italiane
Home page

ANIMA Federazione delle Associazioni Nazionali dell'Industria Meccanica Varia ed Affine

Via Scarsellini, 11/13 - 20161 Milano (Italy) Tel.(+39) 02-45418500  Fax (+39) 02-45418545 Email - anima@anima.it

Rimani in contatto con noi | Note legali

Esegui ricerca