A ospitarlo è stata scelta l’Italia, «in cima alla classifica europea di utilizzatori del codice americano relativo alle apparecchiature in pressione, superando anche l’eterno competitor Germania. A livello mondiale, le imprese italiane occupano il quinto posto. L’Italia, quindi, è tra i maggior produttori al mondo di pressure equipment», afferma Jon Labrador, Asme Managing Director Conformity Assessment.
Asme equivale a una garanzia che riguarda tutti da vicino, perché destinato a prodotti quali il boiler che abbiamo in casa. Ma investe anche apparecchi determinanti il nucleare, oil&gas, biomedicale, generazione elettrica e tutto ciò che concerne la pressione.
Ad Asme aderiscono 75 paesi in tutto il mondo. In Italia l’associazione americana ha trovato in Ucc, l’associazione del costruttori di caldareria, federata ad ANIMA, un interlocutore adeguato per i temi chiave del settore. Ucc, dai rappresentanti Asme, viene definita un vero e proprio benefit.
Che cosa certifica Asme?
I processi, dal design alla costruzione fino all’installazione del componente o macchina, e il prodotto finale.
La certificazione garantisce la qualità del manufatto e la massima sicurezza, riducendo i rischi connessi. L’interlocutore commerciale pone fiducia nel marchio Asme che risulta, quindi, un facilitatore delle esportazioni.
Ogni due anni il codice viene aggiornato. Per questo si tende a una formazione e informazione costanti a livello globale.
«Grazie all’appoggio di Ucc, gli imprenditori europei e non solo, hanno potuto chiedere chiarimenti e confrontarsi su questioni settoriali. La complessità del campo ha suscitato molta attesa in questa iniziativa», dichiara Paul Jang, Asme Director of Auditing and Inspection Conformity Assessment.
Presenti in sala gli imprenditori che producono i materiali coinvolti nel processo, le carpenterie, i professionisti della saldatura fino agli ispettori. Bergamo è anche un territorio abitato da un buon numero di imprese produttrici del settore, tra le più grandi per dimensioni.