La sicurezza negli ambienti pubblici e di lavoro dovrebbe viaggiare di pari passo con l’innovazione tecnologica ma purtroppo ciò non sempre avviene. Pertanto Assoferma ha predisposto la Guida “Obiettivo Sicurezza” sulla corretta installazione, manutenzione ed utilizzo dei dispositivi presenti lungo le vie di esodo.
Esistono due tipologie di uscite di sicurezza legate al tipo di situazione che si può generare in ambienti pubblici: uscite antipanico e uscite di emergenza. In entrambi i casi è vitale trovare adeguate vie di fuga dal pericolo e soprattutto che al momento opportuno funzionino.
- Le uscite antipanico sono tutte quelle vie di fuga presenti in luoghi dove possono verificarsi situazioni di panico e frequentati da un grande numero di persone che non conoscono l’uso delle vie d’uscita e dei dispositivi su di esse installati (ad esempio cinema)
- Le uscite di emergenza sono quelle vie di fuga abitualmente utilizzate da persone addestrate nell’utilizzo delle uscite e dei dispositivi installati sull’uscita stessa (ad esempio uffici in una azienda) nelle quali le autorità competenti ritengono che le situazioni di pericolo possono essere controllate e quindi non insorga panico.
I dispositivi installati sulle due tipologie di uscite sono regolamentati da due norme di prodotto, armonizzate ai sensi del Regolamento (UE) n. 305/2011 ‘CPR’ in materia di prodotti da costruzione, che ha introdotto accanto alla marcatura CE la così detta Dichiarazione di Prestazione.
La EN 1125 stabilisce i requisiti che il dispositivo antipanico deve avere per garantire una via di fuga sicura ed efficace, attraverso una porta la cui apertura avviene a semplice spinta, con il minimo sforzo e senza una conoscenza preventiva del dispositivo installato su di essa. L’uso previsto è quello per porte installate sulle uscite antipanico che si aprono nel senso dell’esodo.
La EN 179 specifica i requisiti che il dispositivo di emergenza deve avere per garantire una via di fuga sicura ed efficace, attraverso una porta la cui apertura avviene con un’unica operazione, anche se questo può richiedere una conoscenza preventiva del dispositivo installato su di essa. L’uso previsto è quello per porte installate sulle uscite di emergenza.