Capo Gruppo
Marco Dall'Ombra- Assoclima
Il sito www.assoclima.it, dedicato agli utenti finali, promuove la tecnologia delle pompe di calore.
Definizione merceologica
Le pompe di calore sono apparecchiature impiegate per il riscaldamento di un fluido - aria o acqua - che trasformano in energia utile il calore (energia a bassa entalpia), altrimenti inutilizzato, presente nell’ambiente.
Per funzionare, una pompa di calore necessita di energia, ma quella che trasferisce all’interno dell’ambiente sotto forma di calore è maggiore di quella che consuma, garantendo così un notevole risparmio. La pompa di calore sfrutta, infatti, il calore gratuito e illimitato immagazzinato nell'aria, nell'acqua superficiale, nelle falde acquifere sotterranee e nel terreno.
La pompa di calore deve quindi il suo nome al fatto di essere in grado di trasferire calore da una sorgente a bassa temperatura a un pozzo a temperatura più alta, come una pompa solleva un fluido da una quota inferiore a una superiore.
La tecnologia delle pompe di calore è nota e utilizzata fin dagli anni 70 e oggi è presente sul mercato con diverse soluzioni impiantistiche che la rendono adatta e di facile applicazione per tutte le esigenze: si va dalle tipologie più semplici, che utilizzano l’aria come sorgente esterna, alle più complesse, con sonde nel terreno o nelle acque di falda.
Le pompe di calore si distinguono in base alla sorgente fredda e al pozzo caldo che utilizzano. Possono quindi essere del tipo aria-aria, aria-acqua, acqua-aria, acqua-acqua, in base alla combinazione dei due fluidi che scambiano calore con la sorgente esterna e con l’ambiente interno.
Un’ulteriore tipologia è quella delle pompe di calore geotermiche (Ground Source Heat Pump), che sfruttano il calore a bassa entalpia del terreno.
Una soluzione molto economica dal punto di vista impiantistico e particolarmente adatta alle nostre zone climatiche è quella che utilizza come sorgente esterna l’aria, che ha il vantaggio di essere disponibile sempre e ovunque; un limite di questa tipologia è dato dal fatto che la potenza resa dalla pompa di calore decresce con il diminuire della temperatura dell’aria. Decisamente più vantaggioso è impiegare, come sorgente fredda, l’aria estratta dai locali, che deve essere comunque rinnovata.
L’acqua - di falda, di fiume, di lago, di mare - come sorgente fredda garantisce prestazioni costanti e migliori rispetto alla sorgente aria in quanto non risente delle condizioni climatiche esterne, necessita però di opere di prelievo e di scarico soggette a vincoli legislativi. Il terreno come sorgente fredda garantisce buone prestazioni energetiche e ha il vantaggio di subire minori sbalzi.