Combustibili gassosi

Il gas naturale può essere sostituito da forme di gas a emissioni zero, o eventualmente da idrogeno

Con particolare riferimento ai combustibili gassosi, la strategia di lungo termine mostra una grande variabilità in relazione ai diversi scenari. Questa incertezza rappresenta sicuramente una sfida per pianificare la transizione energetica e, in particolare, nel pianificare il futuro dell'infrastruttura del gas. Nel lungo termine, le emissioni del gas naturale diventano sempre più incompatibili con gli obiettivi climatici. A seconda del settore, il gas naturale può essere sostituito da forme di gas a emissioni zero (biogas/biometano, e-gas da rinnovabili) o eventualmente da idrogeno (H2), che può sostituire tout court alcuni usi tradizionali del gas ma necessita lo sviluppo di adeguamenti tecnologici per abilitare le applicazioni industriali.

Il consumo di gas naturale (escluso il consumo non energetico) risulta essere fortemente ridotto entro il 2050 in tutti gli scenari della Commissione Europea, passando dai 345 Mtoe nel 2015 a 273 Mtoe nel 2030 e ancora minore al 2050.

Nella maggior parte dei casi, il gas naturale continuerà ad essere consumato nella generazione dell'energia elettrica (associato alla CCS nei casi di riduzione più forte delle emissioni), mentre una parte residua significativa del consumo di gas naturale si riferirà al fabbisogno non energetico (chimica organica).

Alla riduzione del gas naturale nei consumi farà da contraltare un aumento dei green gas, fra cui l’idrogeno.

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