Angaisa, Cresme, Cna: Superbonus, tra difficoltà e opportunità

Durante la presentazione del 6° Rapporto Congiunturale e Previsionale del Cresme, il presidente di Angaisa, Enrico Celin, ha dichiarato: «Speriamo che il piano di incentivi diventi strutturale, almeno fino al 2023. Abbiamo tra le mani un'opportunità importante, ma non così facile da cogliere: se da un lato c'è grande fermento e interesse, dall'altro la possibilità di accesso e la domanda per le agevolazioni sono procedimenti complessi e articolati. 

Anche il distributore, oltre al ruolo di "artigiano" dovrà ricoprire un ruolo differente, partendo dalla condivisione della progettualità e dall'integrazione della commessa».

Angelo Battipaglia, presidente di Cna, parte dal presupposto che «la costruzione di circa il 70% degli edifici in Italia risale a prima del 1960. Le tecnologie di efficientamento sono quindi assenti in diversi ambiti, dal termoidraulico, al comfort, alla gestione energetica. Ricordiamo, inoltre, che secondo la Strategia Energetica Nazionale, il fabbisogno nazionale nel 2030 dovrà essere soddisfatto in larga parte da energie rinnovabili e gas. Bisognerà, però, colmare un gap: la produzione di questo tipo di energia non riuscirà a coprire l'intero fabbisogno nazionale. Tramite l'efficientamento degli edifici sarà possibile ridurre questa necessità. La difficoltà adesso sta nel completare, negli edifici più datati, tutte quelle opere che permetteranno di completare l'efficientamento energetico a tutto l'edificio, e non solo a una singola abitazione».

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