Il corso si propone di chiarire la linea di demarcazione tra le dichiarazioni ambientali lecite (c.d. green claims) e quelle illecite (c.d. greenwashing). Attraverso la disamina della normativa di riferimento esistente e quella in via di sviluppo a livello europeo, nonché mediante l’indicazione di suggerimenti pratici, si vogliono fornire alle imprese strumenti utili affinché la comunicazione commerciale in tema di sostenibilità ambientale possa rappresentare un vero e proprio asset reputazionale per l’impresa limitando i rischi di greenwashing.
A CHI SI RIVOLGE
- CEO
- CFO
- Amministratori Delegati
- Legal Department
- Responsabili marketing
- Funzioni di controllo
- Funzioni dedicate alla sostenibilità
CONTENUTI
1. I green claims come strumento di comunicazione commerciale e il fenomeno del greenwashing (definizione e inquadramento normativo)
2. I futuri sviluppi normativi in tema di greenwashing: possibili scenari ed impatti dal punto di vista pratico sulla comunicazione e marketing aziendale.
3. Esempi di comunicazioni lecite ed illecite secondo l’attuale prassi e giurisprudenza rilevante in materia.
4. Compliance e best pratice; suggerimenti pratici per le imprese per la compliance aziendale; la corretta ideazione e gestione delle attività di comunicazione e marketing sulla sostenibilità
MODALITA DI PARTECIPAZIONE
Il corso, tenuto in DIRETTA WEB da docenti qualificati, prevede un massimo di 20 partecipanti per poter consentire uno standard qualitativo e di interazione adeguati.
Il corso si svolge in 3 ore circa con orario 10-13.
La quota di adesione è agevolata per i Soci ANIMA e comprende i materiali digitali condivisi nel corso.
DOCENTE
Avv. Elisa Teti
Partner dello Studio Legale Rucellai & Raffaelli e si occupa di diritto antitrust, assistendo i clienti, in ambito giudiziale (procedure innanzi le Autorità di concorrenza e giurisdizioni superiori e litigation in ambito di follow on) e di consulenza legale stragiudiziale (tra cui antitrust compliance program).
Assiste inoltre i clienti sia a livello giudiziale che stragiudiziale in tutti gli ambiti relativi alla consumer protection, pratiche commerciali scorrette, pubblicità ingannevole e comparativa, clausole contrattuali abusive, etichettatura, commercializzazione e regolamentazione di prodotti soggetti a specifiche regolamentazioni (come alimentari, MOCA, cosmetici, medical devices), danno da prodotto difettoso.
E’ nel Comitato Direttivo dell’Associazione Italiana Antitrust (AAI).
Per ulteriori informazioni o assistenza contattare formazione @ anima.it