Dall’1 agosto 2008, i produttori di materiali a contatto con gli alimenti sono tenuti ad applicare le “buone pratiche di fabbricazione” (Good Manufacturing Practices – GMP) nella produzione.
Le GMP sono definite come “gli aspetti di assicurazione della qualità che garantiscono che i materiali e gli oggetti siano costantemente fabbricati e controllati, per dimostrare la conformità alle norme ad essi applicabili e agli standard qualitativi adeguati all’uso cui sono destinati, senza costituire rischi per la salute umana o modificare in modo inaccettabile la composizione del prodotto alimentare o provocare un deterioramento delle sue caratteristiche organolettiche”. Il Regolamento 2023/2006 impone agli operatori del settore di “istituire, attuare e far rispettare un sistema di assicurazione della qualità efficace e documentato”, che si basi sul “monitoraggio dell’attuazione e del totale rispetto delle GMP”.
Eè necessaria una documentazione appropriata, dunque, che dimostri tale conformità, che sia disponibile alle autorità competenti e che non si limiti a poche righe di dati, ma sia prova di un sistema di gestione e controllo della qualità realmente efficace, come accade quando si attuano le buone pratiche di produzione, anche alla luce dell’entrata in vigore del D. Lgs. 29/2017 che a livello nazionale ha introdotto sanzioni amministrative per le organizzazioni che risultano essere inadempienti.
A CHI SI RIVOLGE
- Operatori della qualità in aziende di produzione, distribuzione o importazione di MOCA
- Operatori della qualità in aziende agroalimentari interessati ad approfondire le conoscenze tecnico-normative dei materiali di confezionamento, macchinari e utensili utilizzati nel settore agroalimentare
- Auditor di Sistema Gestione Qualità o di prodotto
CONTENUTI
Interpretazione delle norme a tutela e garanzia della sicurezza dei consumatori:
- rischi chimico fisici legati ai MOCA
- principali categorie di MOCA
- GMP - Good Manufactoring Pratices - di settore: i documenti operativi per il controllo del processo quali la selezione e qualifica dei fornitori, la rintracciabilità, l’etichettatura, etc; i documenti di supporto per la dichiarazione di conformità del prodotto
- significato della dichiarazione di conformità al contatto alimentare
> BUSINESS CASE
Esempi pratici: Analisi di processi produttivi con determinazione dei punti critici di controllo e relative soluzioni per l’applicazione di un sistema di assicurazione qualità specifico sui MOCA.
MODALITA DI PARTECIPAZIONE
Il corso, tenuto in DIRETTA WEB da docenti qualificati, prevede un massimo di 20 partecipanti per poter consentire uno standard qualitativo e di interazione adeguati.
La durata prevista è di 4 ore dalle ore 9.30 alle 13.30 attraverso la piattaforma digitale è GoToWebinar, che consente agli iscritti di intervenire con domande in diretta.
La quota di adesione a partire da 200 euro per i Soci ANIMA o clienti ICIM SpA, comprende i materiali digitali condivisi nel corso e l'attestato di partecipazione. Sono previsti interessanti pacchetti comulativi per più partecipanti dalla stessa azienda e per chi partecipa a più corsi nel calendario formazione ANIMA - ICIM.
Non sono ammesse società di consulenza.
DOCENTI
Dott.ssa Vanda Spina
Laureata in Scienza Biologiche presso l’Università di Milano. E’ la Responsabile del Competence Center Food Contact di Icim SpA e vanta una pluriennale esperienza come ispettore, esperto tecnico e docente sulle tematiche inerenti i Materiali e Oggetti a Contatto con Alimenti (MOCA) e i materiali a contatto con acqua potabile.
Dott. Pasquale Alfano
Laureato in Biologia e in possesso di un Dottorato di Ricerca conseguito presso la scuola di dottorato in Life Science and Technology. Ha prodotto diverse pubblicazioni e comunicazioni su importanti riviste internazionali, convegni internazionali e riviste di settore, su tematiche scientifiche e tecnologiche inerenti il settore delle tecnologie alimentari.
Ulteriori informazioni o chiarimenti, contattando via mail formazione @ anima.it