Gli obblighi europei di sostenibilità per le aziende

23.05.2025

Negli ultimi anni, l'Unione Europea ha intensificato il proprio impegno per una transizione ecologica e responsabile, introducendo una serie di regolamenti e direttive che impongono nuovi obblighi di sostenibilità alle imprese. Queste norme mirano a rendere più trasparente l’impatto ambientale, sociale e di governance (ESG) delle aziende, promuovendo modelli di business più sostenibili.

 

Il Quadro Normativo Europeo

1. Direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive)

La CSRD, entrata in vigore nel gennaio 2023, amplia notevolmente il numero di imprese tenute a rendicontare le proprie performance ESG. Sostituisce la precedente NFRD (Non-Financial Reporting Directive) e prevede che le aziende debbano pubblicare report di sostenibilità secondo criteri standardizzati e verificabili.

Chi è coinvolto:

  • Dal 2024: grandi aziende già soggette alla NFRD.

  • Dal 2025: tutte le grandi imprese dell’UE (più di 250 dipendenti e/o 40 milioni di euro di fatturato e/o 20 milioni di bilancio).

  • Dal 2026: PMI quotate (con alcune eccezioni e un regime transitorio fino al 2028).

Contenuti richiesti:

  • Impatto ambientale (emissioni, uso delle risorse, economia circolare).

  • Condizioni sociali e diritti umani.

  • Governance aziendale e processi decisionali.

  • Due diligence lungo la catena del valore.

 

2. Regolamento SFDR (Sustainable Finance Disclosure Regulation)

Il SFDR, in vigore dal 2021, impone obblighi di trasparenza agli operatori finanziari (banche, fondi, assicurazioni) su come integrano i fattori ESG nei loro investimenti. Questo strumento punta a contrastare il greenwashing e ad aiutare gli investitori a compiere scelte più informate.

 

3. Tassonomia UE per la Finanza Sostenibile

La Tassonomia Verde è un sistema di classificazione che definisce quali attività economiche possono essere considerate “sostenibili” a livello ambientale. Serve come base per la CSRD e la SFDR, stabilendo criteri tecnici per sei obiettivi ambientali, tra cui la mitigazione dei cambiamenti climatici e l’adattamento agli stessi.

 

Impatti per le Aziende

Gli obblighi europei di sostenibilità richiedono una revisione profonda dei processi aziendali. Le imprese devono dotarsi di strumenti di raccolta e gestione dati ESG, integrare questi aspetti nella strategia aziendale e rendere pubblici i risultati secondo formati standard (ESRS – European Sustainability Reporting Standards).

I principali impatti sono:

  • Aumento della trasparenza e della responsabilità.

  • Maggiori costi iniziali di compliance, ma anche opportunità di accesso a capitali verdi.

  • Pressione competitiva per adottare modelli più sostenibili.

 

L’UE sta spingendo il settore privato verso un futuro più sostenibile e responsabile. Le aziende, piccole e grandi, dovranno adattarsi a questi nuovi obblighi non solo per evitare sanzioni, ma anche per restare competitive in un mercato sempre più attento ai temi ESG. La sostenibilità non è più un'opzione: è una condizione necessaria per fare impresa in Europa.

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