30 mag 2025 15:31 30 maggio 2025

Presentato il quarto pacchetto Omnibus: nuove misure UE per semplificare e sostenere le imprese in crescita

Il 21 maggio 2025 la Commissione europea ha presentato il pacchetto legislativo “Omnibus Semplificazione”, che introduce la nuova categoria di imprese small mid-cap e propone misure per ridurre gli oneri normativi e favorire la crescita e la competitività delle aziende europee, in particolare quelle industriali in espansione come quelle rappresentate da ANIMA Confindustria

Il 21 maggio 2025 la Commissione europea ha presentato ufficialmente il quarto pacchetto legislativo “Omnibus Semplificazione”, con l’obiettivo di ridurre gli oneri normativi a carico delle imprese e promuovere un ambiente imprenditoriale più dinamico e competitivo. Il pacchetto punta a generare un risparmio stimato di circa 400 milioni di euro all’anno per le aziende europee.

Tra le novità principali spicca l’introduzione di una nuova categoria di imprese: le “small mid-cap” (piccole società a media capitalizzazione), per le quali sono previste misure specifiche di semplificazione normativa, sostegno alla digitalizzazione e incentivo alla crescita e all’accesso ai mercati. L’iniziativa si inserisce in una strategia più ampia che mira a ridurre del 25% i costi amministrativi generali e del 35% quelli specifici per le PMI entro la fine dell’attuale legislatura europea.

Le small mid-cap (SMC) sono imprese che non rientrano più nella definizione di PMI, ma non sono ancora grandi imprese. Secondo la proposta della Commissione, rientrano in questa categoria le aziende con:

  •  meno di 750 dipendenti
  •  fatturato annuo fino a 150 milioni di euro
  •  oppure totale di bilancio non superiore a 129 milioni di euro.

 Si tratta di una fascia intermedia, composta da circa 38.000 imprese nell’Unione Europea, molte delle quali rappresentano il cuore della manifattura avanzata e dell’innovazione industriale. L’introduzione di misure su misura per questa categoria punta a superare il cosiddetto “effetto soglia”, ossia il rischio che le aziende restino artificialmente piccole per non perdere le agevolazioni riservate alle PMI.

Le SMC potranno accedere a deroghe e semplificazioni finora riservate alle PMI, tra cui esenzioni parziali dal GDPR (ad esempio, l’obbligo di tenuta dei registri limitato ai soli trattamenti ad alto rischio), semplificazioni per la quotazione in borsa grazie alla possibilità di utilizzare il prospetto semplificato “EU Growth issuance prospectus”, riduzione della frequenza del reporting di due diligence sulle batterie (da annuale a triennale), e l’esenzione dagli obblighi di registrazione per i gas fluorurati (F-gas) a partire dal 2026, con benefici attesi per circa 10.000 imprese.

Il pacchetto prevede anche importanti interventi trasversali, come la digitalizzazione delle dichiarazioni di conformità dei prodotti, con l’obiettivo di eliminare progressivamente la documentazione cartacea e semplificare la gestione normativa, e l’introduzione di specifiche tecniche comuni, anche in assenza di standard armonizzati, per facilitare la dimostrazione della conformità ai requisiti UE.

In particolare, le misure per le SMCs sono contenute in una proposta di regolamento e una proposta di direttiva, entrambe volte a modificare regolamenti chiave come il GDPR, il regolamento sulle batterie, la normativa sugli F-gas, le direttive MiFID II e sulla resilienza delle entità critiche. Queste modifiche mirano a rendere più fluido il passaggio da PMI a impresa di media dimensione, evitando che la crescita aziendale si traduca in un’immediata e sproporzionata esposizione a nuovi obblighi normativi.

La proposta accoglie diverse raccomandazioni emerse dai recenti rapporti Draghi e Letta sulla competitività europea, entrambi sottolineano l’urgenza di ridurre le barriere normative per le imprese in espansione. Le small mid-cap sono oggi cruciali per la resilienza industriale dell’Unione, ma spesso penalizzate da normative non tarate sulla loro effettiva capacità organizzativa.

Le proposte legislative saranno ora trasmesse al Parlamento europeo e al Consiglio dell’Unione Europea, che ne esamineranno il contenuto nelle rispettive commissioni. Una volta adottate le posizioni negoziali, si avvierà il trilogo interistituzionale per l’approvazione definitiva.

Per una realtà come ANIMA Confindustria, che rappresenta un ampio tessuto di imprese meccaniche in crescita, l’introduzione delle SMCs nel quadro normativo europeo rappresenta un’opportunità concreta. Questa nuova categoria potrà beneficiare di strumenti più flessibili, competitivi e proporzionati, fondamentali per accompagnare le imprese nella crescita senza ostacolarla.

Documentazione utile:

  • Link al comunicato stampa
  • Link alla panoramica del pacchetto Omnibus IV
  • Link alle proposte sulle misure a sostegno delle small mid-cap (una direttiva e un regolamento)
  • Link alle proposte sulla digitalizzazione e l'allineamento delle specifiche comuni (una direttiva e un regolamento)
  • Link alla proposta di modifica degli obblighi in materia di batterie (un regolamento)
30.05.2025

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