Il piano d’azione della Commissione Europea: obiettivi e impatti sulle imprese

Nuove strategie per crescita, competitività e transizione industriale

L’11 febbraio 2025, la Commissione Europea ha presentato il suo nuovo piano d’azione per il primo anno del mandato, delineando le priorità strategiche per la crescita economica, l’innovazione e la competitività dell’Unione. L’obiettivo principale è garantire uno sviluppo sostenibile, rafforzare il tessuto industriale e migliorare la resilienza dell’economia europea di fronte alle sfide globali.

Le priorità strategiche della Commissione Europea

Il piano d’azione si articola su più fronti, con interventi volti a sostenere le imprese e l’industria europea. Tra gli obiettivi principali:

  • Prosperità sostenibile e competitività: la nuova "Bussola per la Competitività" guiderà la crescita sostenibile, mentre la Strategia UE per le Start-up e Scale-up offrirà maggiori opportunità agli imprenditori attraverso un miglior accesso ai capitali. Il "Clean Industrial Deal" sarà il pilastro della decarbonizzazione e della competitività, con l’obiettivo di ridurre le emissioni del 90% entro il 2040.
  • Difesa e sicurezza: in un contesto geopolitico sempre più complesso, l’UE sta rafforzando il proprio settore della difesa, collaborando con la NATO per investire strategicamente e ridurre le dipendenze. La Strategia dell’Unione per la Preparazione rafforzerà la capacità di risposta alle crisi, supportata da iniziative come la strategia di stoccaggio dell’UE e l’Atto sui Medicinali Critici per garantire risorse essenziali.
  • Sostegno alle persone e rafforzamento del modello sociale europeo: per modernizzare le politiche sociali, la Commissione lancerà un nuovo Piano d’Azione per il Pilastro Europeo dei Diritti Sociali. L’"Unione delle Competenze" assicurerà che tutti i lavoratori abbiano accesso a istruzione e formazione adeguate ad affrontare le trasformazioni tecnologiche e demografiche.
  • Qualità della vita e sostenibilità: la Commissione presenterà una "Visione per l’Agricoltura e l’Alimentazione" per garantire stabilità agli agricoltori e delineare una roadmap di proposte chiave. L’"Ocean Pact" creerà un quadro comune per la tutela degli oceani e lo sviluppo dell’economia blu europea, mentre la Strategia Europea per la Resilienza Idrica adotterà un approccio globale per gestire le risorse idriche e affrontare i cambiamenti climatici. Un pacchetto di semplificazione della Politica Agricola Comune ridurrà la complessità burocratica per agricoltori e amministrazioni nazionali.
  • Tutela della democrazia e dei valori europei: l’iniziativa "Democracy Shield" affronterà minacce come estremismo e disinformazione. La Commissione rafforzerà inoltre le strategie per combattere discriminazioni di genere, disabilità, orientamento sessuale o razza, con una nuova strategia per l’uguaglianza LGBTIQ e un aggiornamento della strategia antirazzismo.
  • Un’Europa globale per potenziare il ruolo internazionale: l’UE continuerà a sostenere la libertà dell’Ucraina e a promuovere una pace giusta e duratura in Medio Oriente basata sulla soluzione dei due Stati. Saranno sviluppati un Patto per il Mediterraneo e una Strategia per il Mar Nero, incentrati su cooperazione regionale, investimenti economici e sicurezza. Inoltre, la nuova Agenda Strategica UE-India definirà ambiti di interesse strategico comune.
  • Un futuro solido per l’Unione Europea: La Commissione proporrà un nuovo Quadro Finanziario Pluriennale per semplificare l’accesso ai fondi UE e migliorare l’impatto economico a sostegno di finanziamenti nazionali, privati e istituzionali. Saranno inoltre condotte revisioni pre-allargamento per valutare le implicazioni dell’espansione dell’UE, garantendo che le politiche europee rimangano efficaci in una Unione più ampia.
     

L’impatto sulle imprese italiane

Parallelamente alle iniziative europee, il tema della competitività industriale è al centro del dibattito politico italiano. Alla Camera sono state discusse diverse mozioni sulle politiche industriali, con particolare attenzione agli incentivi per la transizione digitale e ambientale. Sono stati approvati impegni per il sostegno alle imprese, lo sviluppo dell’automotive, l’energia e la decarbonizzazione. Tuttavia, va sottolineato che le mozioni hanno valore politico e non comportano automaticamente obblighi normativi per il Governo.

Un altro aspetto rilevante riguarda le politiche sugli appalti pubblici. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha trasmesso alla Commissione Europea una bozza di linee guida finalizzata a valorizzare la qualità delle forniture italiane ed europee nelle procedure di gara. Questo documento introduce nuovi criteri di misurazione del livello qualitativo dei prodotti e stabilisce parametri di sostenibilità ambientale per le imprese partecipanti agli appalti pubblici.

Uno dei temi più urgenti per il settore industriale resta il rincaro dei prezzi energetici. Il Senato ha approvato una mozione che impegna il Governo a introdurre misure per contenere il costo dell’energia elettrica, ridurre le rendite inframarginali per gli impianti a fonti rinnovabili e incentivare la liberalizzazione delle installazioni fotovoltaiche per autoconsumo. L’industria manifatturiera, che necessita di un quadro normativo stabile, attende provvedimenti concreti per affrontare l’aumento dei costi di produzione.

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