14 maggio 2025

Evento Sala Stampa della Camera per una refrigerazione Italiana Sostenibile

Martedì 13 maggio, su iniziativa dell’Onorevole Patty L’Abbate, Vicepresidente VIII Comm. Ambiente della Camera e di Giorgio Zampetti, Direttore Generale di Legambiente, si è tenuto l’incontro “Proposte per accelerare la transizione ecologica della catena del freddo”.

Durante l’evento è intervenuto Francesco Mastrapasqua, Presidente di Assocold (Costruttori tecnologie per il freddo) federata Anima Confindustria, per parlare del Regolamento Fgas e della refrigerazione commerciale in Italia, tema molto sentito dall’associazione. Secondo i dati della stessa, l’Italia è leader mondiale nella produzione di tecnologie con refrigeranti naturali, mentre in l’Europa, detiene il primato per emissioni di idrofluorocarburi (HFC) nel settore della refrigerazione commerciale, soprattutto a causa dell’impiego di gas fluorurati (F-gas), per la manutenzione di impianti frigoriferi obsoleti, per la cui gestione vengono utilizzate circa 700 tonnellate all’anno di F-gas, responsabili dell’effetto serra. Oltre che paradossale, questa situazione allontana l’Italia dall’obiettivo europeo della neutralità climatica, da raggiungere entro il 2050, e dai target fissati dal nuovo Regolamento (UE) F-Gas 2024/573 (in vigore dall’11 marzo 2024) che, per la maggior parte delle tecnologie, prevede l’eliminazione progressiva dei gas con un GWP (potenziale di riscaldamento globale) pari o superiore a 150, per via del loro elevato potenziale di riscaldamento globale, entro il 2035.

Legambiente in quest’occasione ha presentato un report “Per una refrigerazione italiana sostenibile” con quattro proposte presentate al Governo per una veloce transizione ecologica dei settori del “freddo e del caldo”:

1) Prevedere nella Legge di Bilancio 2025 incentivi per riconvertire gli impianti di refrigerazione commerciale più vecchi ed altamente clima impattanti (retrofit) con sistemi più efficienti energeticamente e basati su refrigeranti naturali.

 2) Avviare una campagna nazionale di informazione e formazione sui refrigeranti naturali, rivolta a cittadini, tecnici, imprese coinvolte nella transizione.

3) Semplificazioni burocratiche per l’uso dei refrigeranti naturali, escludendoli da obblighi previsti per gli F-gas (come iscrizione al portale, pagamento di imposte, accise), pur mantenendo la formazione dei tecnici obbligatoria.

4) Assegnazione di crediti di carbonio alle aziende che ammodernano i propri impianti di refrigerazione, scegliendo soluzioni a basso impatto ambientale (con bassissimo GWP) o refrigeranti naturali. Ogni tonnellata di emissioni di CO₂ equivalente (diretta e/o indiretta) risparmiata genererebbe crediti di carbonio rivendibili, creando così un nuovo incentivo economico per la sostenibilità.

Alla luce dei dati e delle proposte, è estremamente importante una riconversione su larga scala della rete nazionale di punti vendita alimentari, passando da attrezzature obsolete e altamente inquinanti, alimentate da HFC, a impianti moderni, basati su refrigeranti naturali (propano, CO₂ e ammoniaca) in grado di ridurre l’impatto climatico e di migliorare l’efficienza energetica. Sempre dagli studi condotti da Assocold, per ogni nuovo punto vendita, realizzato con sistemi moderni e sostenibili, ce ne sono almeno due ancora operativi che impiegano grandi quantità di F-gas, disperdendo ogni anno tra il 15% e il 25% del proprio contenuto in atmosfera.

 

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