Gli Stati membri possono rifiutare l’ingresso a cittadini di Paesi terzi, se non residenti e con sintomi rilevanti, oppure se ritenuti una minaccia per la salute pubblica. Le misure alternative al rifiuto di ingresso (es. isolamento o quarantena) sono applicabili se ritenute più efficaci.
Qualsiasi decisione di rifiuto d’ingresso deve essere proporzionata e non discriminatoria, ossia se ritenuta adeguata e necessaria dalle autorità sanitarie.